Intervista al virologo: «Da piccolo sognavo di fare il camionista»
Chi l’avrebbe mai detto. Intervistare il professor Roberto Burioni al Burger King. Proprio qui, in viale Tibaldi a Milano, il virologo del San Raffaele è giunto per parlare di vaccini anti Covid e per complimentarsi con i manager italiani della catena di fast food Usa per aver approntato un hub dove tra un mese si vaccineranno 4000 dipendenti e altrettanti ristoratori concorrenti. «Perché siamo tutti sulla stessa barca e solo insieme ne usciamo».Dopo 124.810 vittime in Italia da febbraio 2020, adesso che comincia a vedersi una luce in fondo al tunnel, il professore, nato a Pesaro 59 anni fa e cresciuto vicino a Urbino (a Fermignano), accetta di parlare un po’ di sé. Le hanno preparato un panino laziale, professore… contento? È un periodaccio, mi è indigesto…
Ho scoperto che lei ha paura del l’ago?
«Prima di tutto sugli altri assolutamente no. Per quanto mi riguarda non mi fa piacere sottopormi a punture. Ma il momento in cui mi hanno vaccinato è stato uno dei più belli della mia vita, nonostante questa paura».
Scherziamo: è stata la conseguenza di un vaccino sbagliato da piccolo che è diventato laziale?
«Ah, aha ah… Sono nato a Pesaro e cresciuto vicino Urbino, a Fermignano. È colpa della Lazio di Chinaglia. Quando ero piccolino ha vinto un bellissimo scudetto e da lì mi sono appassionato. Poi ho studiato a Roma quando la Lazio era in B. E questo amore nella sofferenza si è cementato».
Professore lei è odiatissimo dagli anti-vaccinisti. «Essere anti-vaccinisti è come essere contro gli estintori, contro le cinture di sicurezza, contro gli airbag, essere contro i vaccini che sono dopo l’acqua potabile la cosa che ha salvato più vite nel mondo. È un atteggiamento sciocco, in particolare lo è ora perché se c’è un modo, un qualcosa che ci tirerà fuori da questa tragedia, è rappresentato proprio dai vaccini».
L’hanno accusata anche di blastare la gente sui social.«Quello quello tanti anni fa». Adesso è diventato buono?
«Sì, sono diventato buono, li blastavo sempre scherzosamente, goliardicamente. Parlavamo dei vaccini contro malattie lontane e ipotetiche».
Molti la consideravano un rettiliano che arriva da Alfa Draconis, al soldo di Big Pharma. «Appunto. Mi hanno anche accusato di essere uno di Alpha Draconis, io ho temuto che mi chiedessero le tasse da quel paese perché in Italia le pago e in quell’altro no».
Renzi la stava per candidare, lei ha rifiutato la candidatura in Parlamento. Ci sarà un domani in politica per il professor Burioni?
«Matteo Renzi mi disse questa frase molto bella: "Vuole rovinarsi la vita professore, per fare qualcosa per il suo Paese?". Poi siamo diventati amici, anche se su alcune cose non la vediamo allo… ( di Nino Luca / Corriere TV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/burioni-ho-paura-dell-ago-ma-quando-ho-fatto-vaccino-stato-giorno-piu-bello/e4db0132-b9a1-11eb-9c80-c1fe6e22b062
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