Roxxxy, Denyse, Isabel, Robert e Stew sono i Robot pronti a “stravolgere” la visione classica dei robot che abbiamo oggi.
Sono robot di ultima generazione, dotati di intelligenza artificiale e nati per uno scopo ben preciso: quello di soddisfare i desideri sessuali di noi umani.
Probabilmente, entro la fine del 2017, sarà possibile acquistare un sex robot con una spesa che si aggira intorno ai 10-15.000 euro (qualcuno dice “spendendo poco più che per una utilitaria”, una cifra che, certamente, non può definirsi contenuta o modica).
Dalle sembianze e dimensioni umane, i robot del prossimo futuro saranno decisamente realistici in ogni particolare e in ogni parte del corpo (anche in quelle intime, ovviamente), saranno sensibili al tocco e potranno persino avere un proprio orientamento sessuale.
Una delle cose più sorprendenti è la loro capacità di interagire con gli umani: potranno rispondere a degli specifici stimoli vocali, visivi e tattili, riuscendo addirittura a condurre delle brevi e semplici conversazioni.
Tutto ciò sarà possibile grazie alla loro capacità non solo di riconoscere la persona con cui stanno interagendo, ma anche alla capacità di comprenderne lo stato d’animo, impararne i gusti e preferenze.
E la “pelle”? Avranno una pelle morbida e realistica, dotata di sensori per essere sensibili al tatto e di un sofisticato sistema di riscaldamento: è come se il robot avesse una propria temperatura corporea.
Per il movimento, ci saranno moltissimi micromotori distribuiti su tutto il “corpo”, in modo da rendere possibile qualsiasi tipo di gesto: sono lontani i ricordi di robot che si muovevano a scatti ed in modo estremamente innaturale e poco fluido.
A Norimberga, sta prendendo “vita” Andy, l’umanoide ideata da Michael Harriman, meccanico aeronautico, la quale sotto la sua pelle ha una sorta di cuore artificiale: accelera i battiti cardiaci durante il rapporto sessuale e grazie ad un radiatore che alza la temperatura corporea riesce ad emulare perfettamente l’eccitazione. Inoltre, sono presenti uno speaker collegato al cuore che riproduce ansimi in relazione all’amplesso ed un sistema in grado di emettere finte secrezioni vaginali.
Ma a tutto ciò si aggiunge la connessione internet: sarà semplice e sempre possibile aggiornare la propria bambola robotica, dotandola delle ultimissime funzionalità (non dimentichiamo che grazie al software che possiede, può avere una personalità piuttosto che un’altra, in modo che ognuno possa personalizzarla anche sotto questo aspetto).
La personalità è un elemento molto importante per queste bambole robotiche del sesso. Come spiega Matt MacMullen (fondatore e proprietario di Real Doll) infatti, ogni acquirente potrà scegliere tra diverse personalità (intellettuale, timida, passionale, romantica ed altre ancora), ma dovrà tenere sempre conto che la bambola potrà anche cambiare umore nel corso della giornata e che potrebbe addirittura “innamorarsi del proprio partner sessuale”.
Certo, leggere che un robot possa innamorarsi di una persona lascia perplessi e anche stupiti, ma sapete cosa afferma l’ideatore di tutto ciò?
«Il nostro obiettivo», spiega MacMullen, «è quello di far sviluppare un attaccamento emotivo non solo al robot, ma anche alla sua personalità digitale». Nel suo libro spiega anche come sia semplice far innamorare un robot di una persona, semplicemente programmandolo in modo da farlo comportare come se fosse innamorato. Dall’altra parte la persona in possesso del robot, si sentirebbe amato ricambiando (in maniere più o meno conscia) questo sentimento estremizzandolo rispetto a quello che usualmente prova per la propria macchina o per la propria moto.
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