10 maggio 1933 – Nella notte dei cosiddetti “Roghi dei libri” (Bücherverbrennungen) organizzati dal regime del neo Cancelliere Adolf Hitler, a Berlino gli studenti bruciano più di 25.000 libri “contrari allo spirito tedesco”, dando inizio alla censura nazista.
Circa 40.000 persone si riuniscono per ascoltare il discorso del Ministro della Propaganda Joseph Goebbels: “No alla decadenza e alla corruzione morale! Sì alla decenza e alla moralità nelle famiglie e nello Stato! Io consegno alle fiamme gli scritti di Heinrich Mann, Ernst Gläser, Erich Kästner […] L’uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo fatto di carattere. È a questo scopo che noi vi vogliamo educare”.
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