Il Bar della Pace, storico caffè in Centro, ha riaperto dopo otto anni: uno scrigno di aneddoti tra mondo dell’arte e jet set internazionale
Maria Egizia Fiaschetti / Corriere Tv / CorriereTv
Il Bar della Pace, gioiello tardo ottocentesco frequentato da intellettuali, artisti e personaggi del mondo dello spettacolo, ha riaperto dopo otto anni. A promuovere il rilancio, con un restauro conservativo che ha salvaguardato il più possibile l’atmosfera e gli arredi originali, l’imprenditore Mauro Pizzuti. La direzione artistica del locale è affidata a Giovanni La Gorga, in arte dj Giovannino, che dalla finestra di fronte, nel suo appartamento in via della Pace, ha lanciato l’evento «From my house in da house», diventato poi un documentario ideato e diretto insieme all’amico Alessio Borgonuovo. Cresciuto nel rione Parione, dj Giovannino inanella aneddoti sul Bar della Pace soffermandosi sulla figura di Bartolo Cuomo, di origini napoletane, nipote del governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, che negli anni Ottanta decide di trasformare il caffè nel fulcro della nigthlife in un periodo in cui «dopo le 20 nella zona scattava il coprifuoco». Grazie al suo spirito visionario il Bar della Pace accende una luce tra i vicoli, diventando un punto di attrazione per il jet set: da John John Kennedy e Carolyne Bessette a star del calibro di Francis Ford Coppola e Robert De Niro; da Colin Firth a Matt Dillon e Wim Wenders.
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