Milano, 4 feb. (askanews) – Ambiente in primis. La compagnia petrolifera russa Rosneft ha annunciato di voler dare priorità incondizionata all’agenda per il clima nelle sue attività. Il più importante progetto sul tavolo in questo momento è Vostok Oil, che la società descrive come a basso impatto di carbonio, ossia un 25% rispetto alle tradizionali emissioni, razionalizzando i consumi di gas e aggiungendo la generazione eolica tutto l anno, dal momento che le condizioni climatiche della regione lo consentono.
La messa in servizio di nuovi progetti come Vostok Oil contribuirà a ridurre l’impronta di carbonio in quanto andrà a sostituire giacimenti con emissioni di gas serra molto più elevate, che consumano molta energia. Inoltre la possibilità di utilizzare tecnologie avanzate per il monitoraggio, l assorbimento e lo stoccaggio delle emissioni, nonché l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili in nuovi progetti, può costituire un miglioramento qualitativo del portafoglio con un aumento della quota relativa al gas.
Alla fine dello scorso anno, Rosneft ha sviluppato un piano di gestione del carbonio fino al 2035 (Piano-2035), che fissa una serie di obiettivi a lungo termine per l azienda, tra i quali la prevenzione di emissioni pari a 20 milioni di tonnellate di CO2-eq e la riduzione dell’intensità delle emissioni di metano ad un livello inferiore allo 0,25%. E per raggiungere obiettivi a lungo termine, sono in fase di sviluppo numerosi progetti per la cattura e lo stoccaggio di CO2, ma anche per iniettare gas nei giacimenti al fine di prevenire le emissioni.
Rosneft è attualmente tra le major mondiali che hanno ridotto maggiormente le loro emissioni, alla pari con altre major – BP e Shell. E proprio con BP, Rosneft ha firmato un Accordo di Cooperazione Strategica volto a supportare le attività di entrambe le società nel campo della gestione del carbonio e dello sviluppo sostenibile.
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