4 marzo 2005 – Subito dopo la liberazione di Giuliana Sgrena, rapita un mese prima da un commando della Jihād islamica, il mezzo su cui viaggiano la giornalista, l’autista Andrea Carpano e l’agente del Sismi Nicola Calipari viene colpito a Baghdad dal “fuoco amico” statunitense nei pressi di un posto di blocco. Lo 007 italiano muore all’istante nel tentativo di fare scudo alla Sgrena col proprio corpo.
Nonostante numerose prove sull’assoluta arbitrarietà dell’intervento, nessun militare americano è mai stato rinviato a giudizio per l’omicidio.
Durante la sua lunga carriera l’agente Calipari, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, aveva diretto in Iraq le trattative per la liberazione delle operatrici umanitarie Pari e Torretta e quella degli addetti alla sicurezza Cupertino, Agliana e Stefio.