1 apr. (askanews) – L’Europa e il piano vaccinale al centro del colloquio a tre che si è svolto a Budapest tra il leader della Lega, Matteo Salvini, il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbàn e il primo ministro della Polonia Mateusz Morawiecki. I tre leader hanno insistito sull’esigenza di un vero e proprio "rinascimento europeo" per superare l’emergenza sanitaria ed economica.
Il leader della Lega Matteo Salvini: "Stiamo lavorando perchè i popoli d’Europa escano dal loro periodo più buio, più oscuro, dal Dopoguerra ad oggi rimettendo al centro la speranza, la famiglia, il lavoro, i diritti, le libertà. Ci siamo confrontati su temi che dovranno tornare ad essere centrali: l’Unione europea quando nella sua carta costitutiva negò le sue radici giudaico-cristiane sbagliò in partenza. Ritrovarsi il giovedì santo e combattere per uscire da un’epidemia che ha mostrato l’inefficienza delle attuali elite europee, abbiamo ragionato per capire come colaborare per vaccinare, per curare, per guarire, per salvare. E dopo il dramma può esserci un rinascimento, una resurrezione".
I tre leader hanno condiviso una nuova idea di Europa, fondata su temi concreti a partire dalle radici comuni, dalla salute, dal lavoro, dalla sicurezza. "Noi chiediamo più Europa, in termini di difesa dei confini, di difesa delle vite. Il problema non è redistribuire a livello europeo i problemi di qualche paese ma creare una forza comune europea che difenda i confini dell’Europa".
Da parte sua Orban ha sottolineato: "Non è un segreto che chiamiamo Matteo Salvini ‘nostro eroe’ perché sull’immigrazione, quando qualcuno diceva che era impossibile fermare l’immigrazione clandestina, da Ministro ha saputo arrestarla. Siamo grati per quello che ha fatto Salvini, e l’abbiamo sempre apprezzato", ha concluso Orban.