“Farei un pezzo con Madame, con Ermal Meta ma anche con i Naziskin”:
la gaffe di Orietta Berti conquista i social. La cantante, in gara al Festival di Sanremo 2021 con “Quando ti sei innamorato”, in una delle interviste ha confuso il nome dei Maneskin, anche loro in gara al Festival di Sanremo, con quello del movimento di skinhead di ideologia neonazista.
Il video dell’intervista, condiviso anche da Trash Italiano, ha iniziato a fare il giro dei social, conquistando la rete.
Sui social i post dell’account Twitter ufficiale dei Maneskin, in gara al Festival di Sanremo 2021 con “Zitti e buoni” fanno rumore.
Dall’account Twitter della band capitanata da Damiano David sono partiti sarcastici commenti: da Colapesce e Dimartino a Fiorello, passando per Ornella Vanoni. Nessuno escluso:
La vittoria dei Maneskin è soprendente: una buona canzone e un’ottima resa televisiva, fin dalla prima sera: l’esperienza sui palchi, televisivi e non, si è vista.
Degna di nota la loro cover dei CCCP con Agnelli è stato uno dei (pochi) momenti indimenticabili di questo festival.
Ci sono piaciuti Colapesce Dimartino e Willie Peyote (premio della critica), mentre proposte interessanti come Malika Ayane, Fulminacci e Ghemon sono rimaste in fondo.
Riportiamo anche le impressioni di Rockol sui protagonisti:
- Amadeus: ha fatto quello che poteva fare, con qualche errore grossolano (la gag con le parrucche, davvero?), strategie sbagliate (alzare le aspettative da dicembre proclamando un Festival “normale” che si è rivelato irrealizzabile) e molto cuore. Ci ha provato, e questo gli va riconosciuto.
- Fiorello: sovraesposto, di conseguenza ha fatto gag spesso trascurabili. Meglio sabato, ma molte scenette erano vecchie (le chiamate agli amici famosi, ancora?)
- Achille Lauro: ha filosofeggiato sulla musica e sull’universo, ma le sue performance sono state meno sorprendenti degli anni passati.
- Ibrahimovic: con tutte le spalle che si potevano chiamare, la sua presenza è un mistero. Ma è uscito solo sulla lunga distanza, con ironia e recitando la parte del supereroe.
- Elodie, Laura Pausini, Matilda DeAngelis: bravissime, tra le cose migliori di questo Festival. Avrebbero meritato uno spazio, magari senza conderarle ospiti o “co”-conduttrici? Una di loro poteva essere protagonista tutte le sere, come Serena Rossi.
- La regia: Ogni volta che volevo vedere un dettaglio, staccava su qualcos’altro: è un problemo mia, ma non ho visto racconto. Ho visto frenesia e uno stile da MTV anni ’90 che ogni tanto mi faceva venire il mal di testa e che penalizzava le canzoni.
Un festival difficile, ma se avessero vinto Fedez-Michielin o Ermal Meta la percezione complessiva del festival sarebbe stata diversa.
Vasco Rossi il suo tifo per la giovane band romana lo aveva espresso molto chiaramente sul proprio profilo Instagram nei giorni scorsi, pubblicando un video dell’esibizione dei Maneskin sul palco del teatro Ariston con la loro “Zitti e buoni” accompagnata dalle parole: “I miei preferiti”.