6 febbraio 1976 – Di fronte alla Commissione del Senato degli Stati Uniti, per la prima volta il presidente della Lockheed ammette il pagamento di tangenti di milioni di dollari a svariati politici nel mondo per la vendita di aerei Hercules.
Tra i nomi figurano anche diversi italiani: due Ministri della Difesa, il Capo dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e tale “Antelope Cobbler”, nome in codice di un non meglio identificato Presidente del Consiglio. Nonostante più indizi portino la stampa mondiale ad identificare Cobbler nella figura di Giulio Andreotti, il Dipartimento di Stato statunitense (guidato da Henry Kissinger) tenterà di indirizzare la magistratura italiana su Aldo Moro.
Dei politici italiani coinvolti solo l’ex ministro Tanassi sarà condannato per lo scandalo, scontando 4 mesi di prigione, mentre il Presidente della Repubblica Giovanni Leone si vedrà costretto alle dimissioni in seguito a una campagna stampa del settimanale L’Espresso poi rivelatasi totalmente infondata. La posizione di Moro verrà archiviata dalla magistratura solo nel ‘78, due settimane prima del suo rapimento.
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