27 ottobre 1995 – Durante la stagione di Mani Pulite, i giudici di Milano emettono la prima sentenza del Processo Enimont, in merito ad una maxi-tangente di 150 miliardi di lire versata al momento della fusione tra ENI e Montedison allo scopo di finanziare illegalmente i partiti.
Vengono condannati i vertici del PSI (Craxi, Martelli, Pillitteri e De Michelis), della DC (Forlani, Cirino Pomicino e Citaristi), il leghista Bossi, il repubblicano La Malfa, il liberale Altissimo e il faccendiere Bisignani, oltre ai massimi dirigenti ENI, Montedison ed Enimont. Tutte le condanne saranno sostanzialmente confermate nei diversi gradi di giudizio.
La maggior parte dei soldi era transitata attraverso conti dello IOR, la banca vaticana offshore.
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