Milano, 23 feb. (askanews) – Fra i settori colpiti più duramente dalla pandemia c’è quello del marketing e dell’organizzazione di eventi live, che, come il turismo, ha visto andare in fumo quasi il 90% del business. Per fronteggiare la crisi le aziende hanno puntato sul digitale con l’implementazioni di soluzioni MarTech (Marketing Technology) e data valorization, come ha spiegato il Ceo di SG Company, quotata all’Aim, Davide Verdesca.
"Noi abbiamo avuto la fortuna nella sfortuna che diversi anni fa era già partito un progetto di diversificazione di asset. Quindi avevamo già fatto importanti investimenti in altri settori, tra cui la produzione video e una trasformazione digitale, che era partita. Quindi diciamo che nel momento della pandemia abbiamo capito immediatamente che dovevamo congelare tutto ciò che era l’asset portante e investire in quello che era fino al giorno prima un qualcosa di ancillare".
Per finanziare il piano industriale triennale da poco presentato, SG ha lanciato un aumento di capitale 1 a 1 chiuso con una raccolta di 2,4 milioni di euro che la trasformerà in una public company
"L’aumento di capitale a noi serve proprio per proseguire nel piano industriale quindi per dar forza alle linee interne, già ormai dichiarate nel piano, e per dar forza e un prosieguo di quello che è la ricerca e l’acquisizione di linee esterne. Linee esterne che sono in via di definizione, ma in quanto a noi comunque il tema dell’internazionalizzazione e il tema del mondo del digital e tutto quello che ne consegue, quindi vuol dire proprio data driven e data valorization per noi oggi sono fondamentali e asset portanti del piano industriale che andrà ad avverarsi nel giro di tre anni".
Business ma non solo. SG, già Pmi innovativa e Società Benefit ha intrapreso un percorso ESG e, come primo progetto, ha donato 59 pc per aiutare gli studenti alle prese con la Dad.
"Il piano ESG è già partito quindi i primi step li stiamo già facendo. Contiamo di poter avere la prima conferma entro il 21. Questo è il nostro traguardo proprio perché riteniamo che condividere e ridare in parte quello che possa essere il ricavato e quindi avere un progetto sociale indipendentemente dal progetto imprenditoriale di business sia oggi un dovere soprattutto per quello che sono le grandi le grandi catastrofi a cui assistiamo tutti i giorni".
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