Milano, 1 mar. (askanews) – Cifa e Confsal hanno siglato l’accordo interconfederale nazionale che definisce per la prima volta le regole del lavoro agile. L’intesa è il frutto di un dialogo consolidato e costruttivo fra imprenditori e sindacati e sarà recepita nei contratti nazionali di diversi settori come commercio, terziario, distribuzione, servizi, artigianato, turismo, pubblici esercizi, Pmi metalmeccaniche, agricoltura e onlus, dando una prospettiva allo smart working che va oltre lo stato emergenziale. Andrea Cafà presidente di Cifa: "Serviva fare chiarezze perché durante la pandemia imprenditori e lavoratori hanno continuato a lavorare da remoto ma sicuramente non hanno attività modalità di lavoro agile. Con questo accordo Interconfederale apriamo la strada a quelle che devono essere le regole che gli imprenditori e i lavoratori devono seguire per attivare il vero lavoro agile".
Partendo dalla legge 81 del 2017, l’accordo Cifa-Confsal supera i vincoli temporali e di luogo del lavoro subordinato, fissa parametri obiettivi per misurare la prestazione professionale e affronta in modo innovativo temi come il diritto alla disconnessione e alla dotazione tecnologica e a un’indennità una tantum per linee internet o device e una forfettaria periodica.
"Il lavoro agile ribalta il tradizionale modello di lavoro subordinato fondato sul controllo dell orario di lavoro, lasciando spazio a quelli che sono gli obiettivi che il lavoratore deve raggiungere", ha detto Cafà.
Formazione sarà la parola chiave per implementare correttamente lo smartworking. Ad occuparsene con percorsi specifici della durata di 25 giorni sarà il fondo interprofessionale Fonarcom.
"Nell’ambito del lavoro agile – ha spiegato Cafà – la formazione ha un solo centrale sia per il datore di lavoro sia per il lavoratore. Entrambi devono capire quali sono ruoli, responsabilità e competenze. 0.25 La formazione è importante per dare maggiori competenze digitali traversai e specifiche al lavoratore 0.32 la formazione è importante per portare il lavoratore a un livello di autonomia in modo tale che possa raggiungere gli obiettivi condivisi con il datore di lavoro".
Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa dal segretario generale di Confsal Angelo Margiotta: "Questo accordo è un ulteriore esempio della qualità della contrattazione che contraddistingue le relazione fra Cifal e Confsal".
L’accordo è stato raggiunto grazie anche al contributo dell’Osservatorio Cifa-Confsal sul lavoro, diretto da Cesare Damiano: "La normativa fondamentale richiama un principio che chi svolge un lavoro che può essere da remoto e in presenza contemporaneamente ha gli stessi diritti di chi sta sempre in presenza. Parliamo di salario parliamo di tutte le normative e le progressive professionali. Questo è un fatto basilare di grande importanza".
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