Essere i Fask. Come nel film di Spike Jones su John Malkovich, i Fast Animals and Slow Kids tra le urgenze rock dell’ultimo album “Hotel Esistenza” trasformano le loro canzoni in un luogo della mente accessibile da chiunque lo desideri. E lo fanno dandogli l’aspetto di camere d’albergo arredate con sogni, illusioni e ricordi di vita.
Il frontman Aimone Romizi, assieme a Alessandro Guercini, chitarre, Jacopo Gigliotti, basso, e Alessio Mingoli, batteria, ci raccontano come è nato: “Ce lo siamo immaginati come un hotel di riviera con dal nome evocativo tipo Miramare o Splendor” dicono. “Quel tipo di albergo pieno di gente nella bella stagione su cui l’inverno cala il suo manto di nostalgia”.
L’intervista di Andrea Spinelli continua su Soundcheck 🎧
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