Milano, 8 feb. (askanews) – È stato attivato con successo sulla Stazione spaziale internazionale il nuovo modulo commerciale Bishop Airlock dell’azienda privata americana Nanoracks.
Installato sull’Iss il 5 gennaio 2021, il nuovo airlock è frutto anche della tecnologia italiana; il suo "guscio" esterno, infatti, è stato costruito negli stabilimenti di Torino della Thales Alenia Space, mentre il sistema d’aggancio è dell’americana Boeing.
Il nuovo modulo permanente, destinato a durare almeno una decina d’anni, può assolvere a una molteplicità di funzioni, in particolare per mettere in orbita fino a 48 cubesat e nanosatelliti, operazione finora consentita solo dal modulo giapponese Kibo della base orbitante.
La particolarità del Bishop, inoltre, è quella di poter essere sganciato e risistemato in diversi punti all’esterno dell’Iss grazie al braccio robotico, a seconda delle esigenze. Il suo nome "Bishop", infatti, riprende quello degli alfieri nel gioco degli scacchi che, contrariamente alle altre pedine, possono muoversi in diagonale anziché in orizzontale o verticale.
All’esterno, inoltre, ha 6 punti per l’ancoraggio di altrettanti esperimenti scientifici mentre il suo ambiente interno, pressurizzabile o meno, di facile accesso per gli astronauti, può essere usato anche per lo stoccaggio di materiale di scarto che potrà essere eliminato direttamente, mandandolo a bruciare nell’atmosfera terrestra, senza dover necessariamente dipendere dalle navette cargo Progress o Cygnus.