Milano, 23 dic. (askanews) – Un ruolo più centrale dell’Europa nel campo della ricerca aerospaziale rafforzando il dialogo con Stati Uniti e Cina, una nuova selezione di astronauti, le missioni Artemis sulla Luna, l’osservazione della Terra, Exomars 2022, un avvistamento a lunga gittata sull’impatto della Space economy sull’economia globale.
Sono solo alcune delle voci nell’agenda del nuovo direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che sarà in carica dal luglio 2021, l’austriaco Josef Aschbacher – attuale direttore dello stabilimento Esa-Esrin di Frascati, in Italia – che askanews ha intervistato in esclusiva.
"Vorrei che non solo l’Esa ma lo Spazio e l’Europa facessero un grande passo avanti – ha detto Aschbacher – dobbiamo riflettere su dove siamo nei confronti di America e Cina perché l’Europa come regione ha un potere molto grande rispetto a Stati Uniti e Cina e anche la posizione dell’Europa nella mappa politica è importante, però nello Spazio non abbiamo gli stessi investimenti o le stesse attività di Stati Uniti e Cina e questo vorrei affrontarlo ad alto livello con la Commissione europea e gli Stati membri (dell’Esa, ndr) per vedere dove l’Europa vuole arrivare e mettere a posto i passi necessari per aumentare l’attività spaziale in Europa.
Tra le prime attività che il nuovo Dg dell’Esa si troverà ad affrontare, quelle relative alle missioni europee nell’ambito del programma Artemis sulla Luna nonché una nuova selezione di astronauti.
"La scelta dei prossimi astronauti è importantissima – ha detto – devono essere sicuramente molto intelligenti e in buona forma fisica ma dobbiamo anche assicurare una distribuzione di genere e nazionalità. Proprio in questi giorni stiamo parlando con gli Stati membri per aprire una nuova call di astronauti l’anno prossimo, quindi arriverà una nuova generazione di astronauti, importantissima per noi tutti.
Stiamo parlando con la Nasa per avere anche un astronauta europeo anche sulla Luna assieme agli americani, non cè ancora una data per questo ma ne stiamo parlando per vedere quando questo sarà possibile".
Parlare di Spazio, oggi però non vuol dire solo parlare di tecnologia ma anche – e soprattutto – di Space economy, con una importante ricaduta sull’economia globale.
"La space economy – ha aggiunto il nuovo Dg dell’Esa – è un nuovo paradigma che esiste nel settore Spazio, è importantissimo e sarà sempre più importante nei prossimi anni. Vediamo cosa sta succedendo negli Stati Uniti con SpaceX, Starlink, Amazon e altre iniziative spinte dall’economia privata o commerciale. È una cosa che esiste anche in Europa ma non è allo stesso livello dell’America; per questo vorrei spingere per introdurre di più il settore commerciale nello Spazio lavorando con le agenzia pubbliche come l’Asi, l’Esa e altri per creare una ‘boundary condition’, come si dice un inglese, in cui l’industria può sfruttare e sviluppare i propri progetti e fare soldi con lo Spazio".
Quello Aerospaziale è un settore in cui l’Italia detiene da sempre una posizione di leadership sia economica che industriale e l’Italia è un Paese che il nuovo Dg dell’Esa conosce bene, vivendoci da 17 anni.
"Mi sento tanto italiano – ha concluso Josef Aschbacher – amo il Paese, la gente, amo tutti gli italiani. Dicono che mi sono ‘italianizzato’ e veramente mi trovo molto bene. Per questo il cuore rimane qui sempre, lo spirito italiano rimane dentro di me e porterò un po’ di Italia con me a Parigi quando diventerò direttore generale".
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