Categorie: Notizie dal web

Spionaggio russo a Roma, senza precedenti, 2 funzionari espulsi

Milano, 31 mar. (askanews) – Una storia da romanzo di spionaggio, ma purtroppo vera. I carabinieri del ROS, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma hanno arrestato a Roma un Capitano di Fregata della Marina Militare italiana con l accusa di spionaggio e fermato un ufficiale russo, accreditato presso l’Ambassciata a Roma. I due sono stati colti in flagrante durante un incontro in cui l italiano cedeva documenti classificati in cambio di denaro.

Intanto l’ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov è stato convocato dalla Farnesina.

L’ambasciata contattata da askanews commenta così: "Confermiamo il fermo il 30 marzo a Roma di un funzionario dell’ufficio dell’addetto militare. Finchè non si stabiliscono le circostanze dell’accaduto riteniamo inopportuno commentare. In ogni caso ci auguriamo che quanto è successo non si rifletta sui rapporti tra la Russia e l’Italia".

Di Maio dopo l’incontro con Razov, ha scritto su FB: "abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese".

L’episodio appare senza precedenti nella storia delle relazioni tra Roma e Mosca, almeno dalla caduta del Muro di Berlino. E anche andando indietro nel tempo, l’unica affinità è con le atmosfere anni Sessanta del romanzo "Prospettiva Lenin" edito da Feltrinelli.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Linda Verzani

Immagini Askanews, Carabinieri, Afp, Internet

Redazione

Commenti non disponibili

Condivida
di
Redazione
Tags: feed

Utilizziamo i cookies.