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Tecnologia e assistenza socio-sanitaria, Gunpowder apre la strada

Roma, 11 feb. (askanews) – Tecnologia come elemento essenziale nella vita e nell’attività di imprese, enti e cittadini. Con esperienze d’eccellenza made in

Italy che aprono la strada verso nuove fondamentali soluzioni. Soprattutto nella fase pandemica che stiamo vivendo, l’uso del sistema informatico è infatti cresciuto in maniera esponenziale, così come sono cresciute le aspettative nel mezzo stesso.

Gunpowder è una giovane impresa high-tech fondata all’Aquila nella seconda metà del 2016, a seguito della decisione, condivisa tra alcuni protagonisti storici dell’informatica italiana ed uno dei più lungimiranti professori dell’Università locale di tradurre in una concreta iniziativa imprenditoriale il forte spirito di rinascita e rilancio economico e sociale che si stava

sviluppando in quei territori duramente colpiti dagli ultimi eventi sismici. Oggi è protagonista di questa rivoluzione tecnologica. Alberto Cazziol, CEO di Gunpowder S.R.L:

"Che si tratti di fare marketing digitale, di rispondere a

richieste di informazioni di un cliente o a trattare un ordine

formulato da remoto da un cliente, per tutte queste attività che

non potendo svolgersi in presenza avrebbero richiesto comunque

l’utilizzo di un mezzo informatico si è cominciato a capire che

valeva la pena spostare tutto sul mezzo informatico. Quindi

intensificando non solo l’utilizzo ma le aspettative stesse nei

confronti del mezzo informatico. Quindi grande spinta

all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con grande sforzo per

capire realmente a cosa può servire, dove può arrivare e

conseguentemente anche sviluppo di applicazioni in cui IA o forme

meno spinte di tecnologia hanno preso il posto del dialogo tra le

persone".

In questo senso si stanno esplorando nuovi settori tecnologici,

come quello delle soluzioni destinate a potenziare e rendere più

efficiente l’assistenza remota dei pazienti contribuendo a

spingere l’onda della "trasformazione digitale" anche nel mondo

dell’assistenza socio-sanitaria, in coerenza con le linee guida

oramai recepite in tutto il mondo, che impongono di alleggerire

il sovraccarico delle strutture ospedaliere, spostando sempre più

l’attenzione sulla cosiddetta "medicina territoriale".

Ancora Cazziol:

"Qui la cosa a cui va prestata attenzione è la crescente

abitudine di tutta la popolazione ad affrontare le piccole

necessità del momento prendendo in mano il telefonino e cercando

lì una risposta, una strada, una ricetta ma anche trovare il nome

di un medico o la spiegazione di un sintomo. Un’abitudine che

stiamo prendendo tutti e che gradualmente va anche verso le

persone anziane di sicuro va verso coloro che accudiscono le

persone anziane. Da lì il passo ad accettare che il dialogo in

condizioni normali, non critiche, con la struttura sanitaria che

mi assiste possa essere mediato da strumenti informatici, è

breve. Sul mercato ormai cominciano a diffondersi strumenti come

alexa, Google Home, e la diffusione di questi oggetti, oggi

pubblicizzati come fornitori di informazioni sul tempo o sulla

musica, può portare al loro utilizzo invece per richiedere

informazioni su un mal di testa, ipotizzando che dietro ci sia un

sistema che sa che chi richiede le informazioni è diabetico, o

cardiopatico, che segue un trattamento, con adeguate e mirate

risposte in una sorta di mini triage online prima ancora di

chiamare l’infermiera o il medico".

Tanta ricerca avanzata quindi per il modello Gunpowder, che ha

posto al centro lo sviluppo della collaborazione sistematica con

il mondo della formazione universitaria, con uno stile

imprenditoriale e manageriale verso l’obiettivo di far crescere

una Azienda in cui possano convivere, in un equilibrio ottimale,

le aspettative dei clienti, la valorizzazione delle potenzialità

dei collaboratori e l’equilibrio economico e finanziario.

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