È in libreria Tempesta Madre (Einaudi) di Gianni Solla. Nell’intervista, in esclusiva per Fanpage.it, lo scrittore partenopeo rivive la genesi del suo romanzo, a partire dagli equivoci sentimentali incarnati dal suo protagonista, Jacopo, nei due piani temporali della storia.Da bambino, per sua madre, lui è un bambino fantasioso e fragile con la testa piena di parole complicate scritte dappertutto, anche sulla carta della macelleria. Ma per Jacopo sua madre è la ragazza bionda con il rossetto che fuma una sigaretta dopo l’altra, ascolta Rachmaninov e a carnevale lo traveste da Hitler o da Robespierre. In ogni caso, sarà per sempre la donna più bella con cui sia mai uscito a cena. Una leggerezza di penna che libera tutte le corde dell’emozione. Un romanzo delicato e aspro, che racconta in modo spudorato il rapporto sentimentale fondativo, quello tra madre e figlio: "Perché non le assomiglio? La bellezza, come la pazzia, delle volte salta una generazione".

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