Non in ufficio ma nemmeno a casa. Il «near working» lanciato in via sperimentale dal Comune di Milano è una delle nuove modalità di lavoro possibili. Ecco di che cosa si tratta e perché potrebbe portare al superamento dello smart working
Non in ufficio ma nemmeno a casa. Il «near working» lanciato in via sperimentale dal Comune di Milano è una delle nuove proposte al centro del dibattito sul futuro del lavoro. Si tratta di un piano per il lavoro da remoto che si basa sullo sfruttamento di uffici decentrati e coworking. I lavoratori, per ora solo i dipendenti pubblici, potranno lavorare in sedi diffuse a 15 minuti da casa. Ma quali sono i pro e i contro? Ne parliamo con Rossella Cappetta, docente del dipartimento di management e tecnologia dell’Università Bocconi di Milano. ( Diana Cavalcoli / CorriereTV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/news/snack-news/tempo-near-working-arriva-ufficio-a-casa-esperimento-milano/8fad0d60-706b-11eb-8f84-ab1601eaf9fe
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