Irkutsk, 8 mar. (askanews) – È l’8 marzo e siamo nella regione di Irkutsk nel villaggio di Bolshoye Goloustnoye, su un ghiaccio naturale unico al mondo, decorato da Madre Natura con bolle di metano che riescono ancora a stupire il mondo intero. Una partita che è un regalo non solo per gli appassionati di hockey, ma anche per le donne: l’evento "The last game", sostenuto dall’Onu, sul lago Bajkal è soprattutto un omaggio alla Natura che in russo, come in italiano, è femmina.
Ecco come ce lo presenta Slava Fetisov, stella di prima grandezza dell’hockey mondiale, icona dello sport, nonchè patrono delle Nazioni Unite per l Ambiente delle regioni polari.:
"Un progetto ambientale e ambientalista, che abbiamo creato con la diplomazia dell’hockey che ora spero unisca non semplicemente due Paesi ma tutto il mondo".
Forse ormai più dell’Artico, congelate sono le relazioni tra l Ovest e la Russia che questa volta ospita the Last Game. E a quanto pare la questione ambientale è l unica che riesce a riscaldarle un po’.
"Io attualmente mi relaziono attivamente con gli ambasciatori dei paesi europei, del Nord America, e io ritengo che il problema dell ecologia è un problema che ci unisce tutti, la terra è la nostra casa comune. Ed è necessario ora investire grandi risorse. E a noi riesce il dialogo, la comunicazione con gli ambasciatori e spero che il 2021 sia un anno molto importante per l’ecologia".
The Last Game ha ricevuto il sostegno del Papa e del Segretario generale delle Nazioni Unite.
Servizio di Cristina Giuliano
Montaggio a cura di Gualtiero Benatelli
Immagini "The Last Game"
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