Lo scandalo delle tombe profanate nel cimitero di Tropea non si placa, ma ora c’è chi difende i tre presunti responsabili e parla di criminalità diffusa al di fuori del camposanto. Tra i sostenitori di questa teoria c’è Massimo Cono Pietropaolo, consigliere di minoranza da sempre in contrasto con il sindaco Giovanni Macrì. E poi c’è una lettera, anonima ma intrisa di dettagli, che da qualche giorno circola nelle vie della perla del Tirreno. Il contenuto è a dir poco sconvolgente. Noi abbiamo chiesto a Pietropaolo se contenga informazioni veritiere.
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