Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha pubblicato oggi un rapporto sui primi sei mesi di attuazione del programma comunitario "Sure" ("Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency"), volto a sostenere finanziariamente i sistemi nazionali di cassa integrazione durante la crisi pandemica. L’Italia è il primo paese beneficiario del programma con 27,4 miliardi di euro di prestiti finora e con 2,835 miliardi di risparmi sui tassi d’interesse. Lo Sure ha contribuito, insieme alle misure nazionali, a mitigare l’aumento della disoccupazione nell’Ue nonostante la pandemia.
"Il programma Sure ha svolto un ruolo cruciale nella protezione dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi dai peggiori effetti dello shock economico causato dalla pandemia. Fino a 30 milioni di persone e fino a 2,5 milioni di imprese in 18 paesi dell’Ue hanno beneficiato di questo rivoluzionario programma europeo", ha dichiarato il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.
La dotazione finanziaria del Sure di 100 miliardi di euro è diventata disponibile il 22 settembre 2020, dopo che tutti gli Stati membri hanno firmato gli accordi di garanzia.
Il rapporto, presentato dalla portavoce della Commissione europea Marta Wieczorek – rileva poi che "negli Stati membri beneficiari l’aumento dei tassi di disoccupazione nel 2020 è stato chiaramente più basso che durante la crisi finanziaria globale, nonostante il calo più pesante del Pil nel 2020. L’aumento più debole dei tassi di disoccupazione nel 2020 offre una prima indicazione del successo delle misure politiche di sostegno nazionali e dell’Ue, incluso Sure".
"Poiché si prevede che i termini di finanziamento di Sure rimarranno favorevoli, è probabile che ulteriori esborsi genereranno ulteriori risparmi", conclude la Commissione.