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Un anno di Covid, assessore Del Corno: cultura e fratture sociali

Milano, 20 feb. (askanews) – "L’assenza di cultura per la necessaria e legittima chiusura decisa dal governo per affrontare l’emergenza Covid, di fatto poi ha permesso di misurare il peso di questa assenza. Che quindi è diventata la lesione di un diritto costituzionale, quello alla partecipazione culturale. In questo anno senza cultura abbiamo capito che questo diritto è un fondamento delle società democratiche e quando non può essere esercitato crea fratture profondissime, evidentemente culturali, ma anche sociali". Lo ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, ripercorrendo l’anno trascorso dall’esplosione della pandemia in Italia.

"Occorreva proporre una ripresa, con tutte le cautele, delle attività culturale, per ricostruire il diritto all’esercizio della partecipazione culturale e questo purtroppo è mancato e ha segnato in maniera ancora più forte l’assenza di cui dicevamo", ha aggiunto l’assessore.

"La tecnologia in certi casi può surrogare la presenza fisica – ha concluso Del Corno – ma nella consapevolezza che, per quanto possano essere preziose e anche stimolanti queste forme di esperienza, sono sempre surrogate. Tutto ciò che è stato sperimentato sulle varie piattaforme non ha potuto sostituire quell’esperienza cruciale che è la condivisione fisica dei momenti nei quelli si incontrano i linguaggi dell’arte, della musica, del teatro, della danza".

Redazione

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