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Un anno e 6 mesi ad Appendino per i fatti di piazza San Carlo

Roma, 27 gen. (askanews) – La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata a un anno e sei mesi con condizionale al processo con rito abbreviato per i fatti di Piazza San Carlo del 3 giugno 2017 quando, durante la finale di Champions League, Real Madrid-Juventus, si scatenò un’ondata di panico collettivo, che causò due morti e oltre 1.500 feriti. Stessa condanna anche per gli altri imputati. Le accuse per tutti sono di disastro, omicidio e lesioni colpose. La procura aveva chiesto un anno e 8 mesi.

La sindaca Appendino: "Accetto e rispetto la decisione del giudice ma non posso nascondere una certa amarezza, perché c è un sindaco che paga per il gesto folle di alcuni ragazzi che sono stati condannati, quello che è accaduto quel giorno è un dolore che porterò sempre con me".

Il legale di Appendino, l’avvocato Luigi Chiappero, ha sottolineato i rischi e le responsabilità a cui sono esposti i sindaci, come in questo caso: "Siamo abituati a rispettare le sentenze ma accettiamo questa situazione con fatica perché la sindaca ha dato il patrocinio alla manifestazione, punto. Credo che ci siano responsabilità vere in alcuni casi e responsabilità di posizione in altre; e quella di posizione non è di ordine penalistico. Non capisco la corsa a voler fare il sindaco che credo diventi il mestiere più pericoloso in assoluto. Non credo giusto che un fatto che lo stesso consulente ha detto imprevedibile almeno nella prima reazione debba essere pagato da chi ha deciso con un atto politico che una manifestazione si può fare".

Redazione

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