Modena, 3 mar. (askanews) – Una casa bella e accogliente, con un giardino dove fino a pochi anni scorrazzavano i bambini delle scuole elementari. Qui, nell antica casa estiva della famiglia Montecuccoli alle porte di Modena, sorgerà un nuovo Hospice, "una casa per accogliere e dare dignità" ai pazienti con malattie avanzate che hanno bisogno di cure palliative non attuabili a domicilio. Come ha spiegato il sindaco della città emiliana, Gian Carlo Muzzarelli: "Noi vogliamo rendere umano anche i percorsi difficili della vita. Con una casa straordinaria, piena di storia, che deve diventare una casa di accoglienza per le famiglie, per stare vicini ai propri cari e per vivere la vita da vivi, col senso di appartenenza e di umanità, del cuore e delle passioni, che sono fondamentali e che sono dentro profondamente instradate nei percorsi di vita dei modenesi. E credo che questo sia importante".
Per realizzare l’Hospice – che verrà intitolato a Cristina Pivetti, la giovane donna modenese prematuramente colpita dalla malattia – l azienda sanitaria locale si accollerà i lavori di restauro e risanamento, per un valore complessivo di 5,9 milioni di euro, potendo contare oltre che sui finanziamenti della Regione e del ministero della Salute, anche su un contributo di 300 mila euro devoluti da Bper Banca. Oltre all’erogazione liberale Bper supporterà la Fondazione Hospice Modena nell’attività di foundraising attraverso il servizio network di ‘Produzioni dal basso’, la piattaforma italiana di raccolta fondi online. Il presidente di Bper Banca, Pietro Ferrari: "Per Bper è momento importante perché testimonia una volta di più che Bper, che nasce come banca popolare di Modena, nel territorio ha una sua desinenza fortissima e vuole continuare a essere nonostante questa operazione finanziaria molto importante che ci porta in territori particolarmente proficui dal punto di vista industriale e per il nostro lavoro. Ma noi abbiamo la voglia di restare sul territorio in tutti i modi e questa è una testimonianza forte che ci permette di essere vicini a una iniziativa che non solo è lodevole ma anche necessaria".
Durante un sopralluogo nella Villa Montecuccoli, prima dell’avvio dei cantieri che è previsto entro il 2023, il direttore dell Ausl di Modena, Antonio Brambilla, ha ricordato l’iter che ha portato all organizzazione della rete delle cure palliative e la terapia del dolore nel nostro Paese: "La cultura delle cure palliative ha bisogno di essere sostenuta sia tra i professionisti che tra le famiglie. Cure palliative non vuol dire semplicemente hospice, ma presa in carico fin dall inizio di quelle patologie che ad un certo punto non hanno più spazio terapeutico".
"Qui noi faremo un lavoro sui pazienti, sulla famiglia, sulle comunità perché questo tema della cultura delle cure palliative è molto importante", ha concluso.