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Usa, Trump sul banco imputati per “istigazione all’insurrezione”

Milano, 9 feb. (askanews) – Storico (e secondo) processo di impeachment per Donald Trump. Il 45esimo presidente degli Stati Uniti (e attuale ex presidente) è stato messo sotto accusa con una sola grave imputazione: "istigazione all’insurrezione" dopo l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti. Di fatto la colpa del miliardario americano sarebbe aver arringato la folla a marciare su Pennsylvania Avenue, una delle principali arterie di Washington D.C., nota per essere la via di collegamento tra la Casa Bianca ed il Campidoglio.

Per il capogruppo democratico Chuck Schumer, ossia l’accusa, Trump va condannato.

"Dopo lo spregevole attacco del 6 gennaio, deve esserci verità e responsabilità se vogliamo andare avanti, guarire e riunire il nostro paese ancora una volta. Spazzare qualcosa di così importante sotto il tappeto non porta alcuna guarigione. Siamo chiari su questo".

I difensori di Trump, al contrario sostengono che l’impeachment può applicarsi soltanto a presidenti in carica, e in ogni caso quel che accadde quel giorno è protetto dal primo emendamento sulla libertà di espressione. Il senato avrà dieci giorni per decidere.

Il Senato si riunirà nuovamente come "Corte di Impeachment" nel pomeriggio di domenica 14 febbraio, il giorno di San Valentino. I dettagli del processo, comprese le liste dei testimoni, non sono ancora stati resi noti. Donald Trump ha rifiutato di rispondere a domande sotto giuramento sul suo ruolo nella rivolta al Campidoglio.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio a cura di Alessandro Violante

Immagini Afp/askanews

Redazione

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