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Vaccinazioni #covid prenotazioni online e code infinite

Vaccinazioni #covid prenotazioni online e code di almeno due ore.

leggi anche -> Vaccinazioni dento il padiglione

Abbiamo seguito il percorso di un docente nell’iter della vacccinazione a Palermo presso la Fiera del Mediterraneo.

Per poter effettuare la vaccinazione dei docenti, la prima fila si fa online per accaparrarsi la priorità all’inserimento della richiesta di prenotazione.

Nulla di grave per questo, a parte alcune fasce orarie congestionate.

Entrati sul portale una rosa di possibilità per la scelta di data e orario.

Le fasce di prenotazione sono su un intervallo che va di ora in ora.
Dopo un’ora riusciamo a completare la prenotazione per il giorno prescelto nella fascia dalle 11 alle 12.

Ricordiamo che in Giappone la media dei ritardi sulle prenotazioni è di 26 secondi. Certo non siamo in Giappone ma forse indicare un intervallo di 15 minuti, forse, sarebbe stato più efficace.

Bene è arrivato il giorno e ci presentiamo alla fiera in perfetto orario possiamo finalmente usufruire della vaccinazione per i docenti.

Primo problema trovare il varco giusto.
In alcuni ingressi è consentito l’accesso in auto, ma non si capisce con quale permesso speciale o quale pass. Certo è che abbiamo visto passare auto di lusso , nessuna utilitaria è riuscita a varcare l’ingresso.

Sulla strada ovviamente assembramento di macchine e impossibilità di scendere per chiedere informazioni su dove recarsi.
Guardiamo meglio la prenotazione, in effetti è indicata via Sadat 13. Il numero civico è il 9 ma poco male riusciamo a parcheggiare a oltre 1 km sulle strisce blu a pagamento.
Entriamo in fiera, davanti a noi diverse file, ognuna con almeno un centinaio di persone in coda. Chiediamo indicazioni su quale fila seguire.

L’addetto inizia la sua indagine: ma per quale ora ha prenotato? Che lavoro fa?

“Sono un docente” dice il nostro gancio.

“Ma lavora nella scuola? E’ un operatore scolastico?”

“Si , sono un docente!”

Mostriamo la nostra prenotazione e ci viene indicata la coda degli operatori scolastici (e anche dei docenti 😉 consigliandoci di chiedere chi è l’ultimo.

Il tempo a Palermo è bello, una bellissima giornata di sole, 22 gradi e sole a picco.

Ci avviciniamo alla coda dei docenti, un po’ scomposta. Infatti molti presa l’indicazione della loro posizione con la classica domanda ‘Chi è l’ultimo?’, si spostano cercando un po’ d’ombra.

La coda quindi vive di momenti di piene e di vuoti,  impossibile rimanere sotto il sole cocente per più di cinque minuti.

Siamo ormai abituati anche nei supermercati rionali ad usare gli elimina code, un semplice bigliettino numerato che ti evita di stare in piedi dietro la fila.

Ma questa semplicissima pratica non è stata tenuta in considerazione, troppo poco tecnologica forse.

Bene siamo arrivati alle 11, come da indicazione sulla prenotazione, davanti a noi almeno duecento persone.

Siamo fermi ad aspettare, siamo in fila da un’ora e trenta.

Non abbiamo fatto un passo a meno di movimenti laterali per guadagnarci l’ombra.

Forse riusciremo, vi aggiorneremo quando qualcosa si muoverà.

#povera Italia

leggi l’articolo seguente ->Vaccinazioni dento il padiglione

Redazione

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