Roma, 11 gen. (askanews) – L’Italia resta in cima all’elenco dei Paesi Ue con il maggior numero di vaccini finora effettuati, (è prima per numero di somministrazioni in cifre assolute; seconda rispetto alla popolazione, dietro solo alla Danimarca). Ma le dosi cominciano a scarseggiare e i ritardi dei due vaccini autorizzati – Pfizer e Moderna – di certo non aiutano a procedere nella direzione della vaccinazione di massa. Alcune regioni hanno dovuto interrompere la somministrazione del vaccino perché hanno terminato le dosi e ogni giorno perso sono vite spezzate dal virus.
Domani, martedì 12 gennaio, arrivano in Italia le prime 47mila dosi di Moderna: un numero irrisorio che arriverà direttamente all’Istituto Superiore di Sanità, da dove poi verranno smistate alle singole Regioni.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che presto si partirà con la vaccinazione per gli over 80. Probabilmente anche con i docenti. "Saranno le strutture del Servizio sanitario nazionale a chiamare direttamente le persone da vaccinare – sottolinea Speranza – ovviamente coinvolgeremo i medici di medicina generale, tutti saranno informati ma ancora si tratta di poche categorie selezionate. La vaccinazione di massa partirà più avanti, quando avremo a disposizione più vaccini".
Intanto è in arrivo in Italia il terzo carico di vaccini Pfizer destinato all’Italia, dopo il primo blocco di 470mila dosi (30 dicembre – 1 gennaio) e il secondo carico di 440mila tra il 5 e il 7 gennaio. Pfizer e BioNTech hanno annunciato di aver aumentato il target di produzione dei vaccini per quest’anno a 2 miliardi di dosi.
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