Roma, 2 feb. (askanews) – Buona efficacia e sicurezza, secondo i dati, da parte del vaccino russo, Sputnik V e dei vaccini cinesi. Ne è convinto il professor Roberto Cauda, infettivologo, e ordinario di Malattie Infettive dell’Università Cattolica.
"Tutti noi stiamo osservando una certa difficoltà di approvvigionamento dei vaccini da parte di quelle tre ditte a cui l’Europa si è rivolta. Noi tutti ci auguriamo che questo stop sia temporaneo e che si possa riprendere l’approvigionamento con i ritmi e i tempi prestabiliti. Ma bisogna anche pensare a soluzioni alternative. È chiaro che la vaccinazione non solo ha l’obiettivo di proteggere le persone vaccinate ma anche l’obiettivo di ridurre la circolazione del virus.
"Sappiamo che se il virus continua a circolare ci sono buone probabilità che questo virus possa andare incontro a delle mutazioni che potrebbero generare delle varianti che a lungo andare, in via teorica, potrebbero essere resistenti ai presenti vaccini. Per questo credo che si debbano osservare i risultati dei vaccini prodotti in Russia e in Cina. Hanno la tecnologia del Dna con il supporto dell’adenovirus, mentre c’è un vaccino in Cina costituito da un virus attenuato con una tecnologia molto più simile ai vecchi vaccini. Sulla base dei risultati mostrati sembra che questi vaccini abbiano efficacia e sicurezza".