Roma, 6 apr. (askanews) – Si attendono nuove comunicazioni da parte dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, sul vaccino contro il Covid-19 di Astrazeneca, in particolare sul possibile nesso tra il vaccino e i rari casi di trombosi che si sono verificati in alcune persone a cui era stato somministrato il siero.
"La commissione della farmacovigilanza che valuta il rischio non ha ancora raggiunto una conclusione – ha fatto sapere l’Ema – la revisione è ancora in corso". Per domani o entro giovedì si attende il parere e le possibili nuove raccomandazioni. Alcuni paesi, tra cui la Germania, hanno già deciso di riservare questo vaccino a chi ha più di 60 anni e per chi tra gli under ha fatto la prima dose ha consigliato di proseguire con Pfizer o Moderna.
Sul vaccino anglo-svedese è intanto interventuta di nuovo anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che sta esaminando gli ultimi dati ma ha ribadito che ad oggi "non ci sono legami tra trombosi e vaccino".
"Allo stato attuale e in base alle valutazioni che abbiamo dai dati presentati fino a ieri, siamo fiduciosi che il rapporto tra rischi e benefici per il vaccino sia in gran parte ancora positiva" ha detto Rogério Paulo Pinto de Sa Gaspar, direttore del dipartimento di regolamentazione e prequalificazione dell’Agenzia dell’Onu.