Vaccinare rapidamente la popolazione è l’arma più efficace per contrastare la diffusione del Covid-19. Ma qual è l’atteggiamento degli italiani verso questo strumento di prevenzione? Una risposta arriva dall’indagine condotta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e dal Laboratorio Management e Sanità (MeS) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dal titolo "Il vaccino e la vaccinazione contro il Covid-19: la propensione della popolazione italiana ad aderire alla campagna vaccinale", presentata nella sede dell’Agenas a Roma.
A spiegare gli obiettivi della ricerca il direttore generale dell’Agenzia Domenico Mantoan: "Agenas è l’Agenzia dei sistemi sanitari regionali, un organismo a supporto delle Regioni e del Ministero, per cui abbiamo pensato di attivare questa collaborazione con la Sant’Anna per capire quali sono le attitudini della popolazione italiana a vaccinarsi, quali sono le determinanti, i quesiti che la popolazione ha nei confronti dei vaccini e di questo vaccino, quali sono le azioni che il decisore pubblico – Stato, regioni, Ministero – può intraprendere per migliorare l’adesione alla campagna vaccinale".
OUT: 00.01.09
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"Credo che noi siamo la prima nazione nella Comunità europea che ha messo in campo questo processo di valutazione scientifica".
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"Questa valutazione è stata fatta secondo un metodo scientifico, sono state interpellate circa 12mila persone, e sono usciti dei risultati credo molto interessanti per chi dovrà organizzare nei prossimi mesi questa importante campagna vaccinale".
OUT: 00.02.04
L’indagine non offre solo un quadro della situazione ma indica anche come intervenire per aumentare la propensione degli italiani a vaccinarsi contro il Covid-19, come spiega la prof.ssa Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa:
ITW NUTI
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"I risultati che emergono da questa indagine sono di grande interesse. In primo luogo direi che la popolazione italiana è intenzionata e desiderosa di vaccinarsi".
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"Senz’altro possiamo identificare un grande gruppo, che sono i favorevoli alla vaccinazione, che sono il 70% della popolazione. Poi abbiamo un gruppo di indecisi, più o meno il 20% della popolazione e poi un gruppo di persone che sono completamente contrarie o molto scettiche sull’idea di vaccinarsi. Quindi è chiaro che è una popolazione che vuole fidarsi, che vuole affidarsi alle istituzioni pubbliche in particolare. E questo lo vediamo soprattutto quando andiamo a guardare quali sono gli elementi che hanno peso sugli indecisi e anche gli elementi su cui comunque anche chi è propenso a vaccinarsi chiede maggiore intervento da parte delle istituzioni pubbliche. E riguarda soprattutto i canali di comunicazione e l’oggetto della comunicazione. I canali di comunicazione di cui la popolazione ad oggi ha usufruito per avere informazioni sui vaccini sono in primo luogo la televisione, che è senz’altro il media più citato, seguito dai social mentre hanno un ruolo residuale fino ad oggi le istituzioni sanitarie e quindi il medico di medicina generale, le istituzioni sanitarie, gli specialisti. Al contrario, quando alla popolazione è stato chiesto da chi vorrebbe essere informata è interessante vedere che queste proporzioni si ribaltano. I cittadini vorrebbero molta più informazioni dalle istituzioni sanitarie e dai professionisti sanitari".
OUT: 00.02.35
IN: 00.03.21
"Questo chiaramente dà spazio a un grande lavoro che le istituzioni pubbliche devono fare per rafforzare un patto di fiducia con i cittadini".
OUT: 00.03.31