E’ un viaggio intensissimo pieno di aneddoti, episodi, circostanze, che si succedono in alcune fasi alle velocità della luca, "Vocazione rivoluzionaria" la biografia di Luca Persico, o’Zulù dei 99 Posse. Un viaggio che attraversa più di 40 anni, dalla fine degli anni ottanta fino ad oggi, passando per periodi storici che hanno segnato non solo la musica ma anche la cultura, la cronaca e la politica italiana. Difficile parlare della storia di Zulù se non a cominciare dal percorso politico che lo ha poi portato alla musica con la fondazione dei 99 Posse, dopo l’occupazione del centro sociale Officina 99 a Napoli. Dal 1993, " Curre curre guagliò" rientra nelle playlist di ogni mobilitazione della sinistra extraparlamentare italiana, attraversando piazze e movimenti, così come ha fatto Zulù. Ma è anche un libro dove la parte più intima viene fuori in maniera importante: la crisi dopo i fatti di Genova con il G8 del 2001, lo stop ai 99 Posse, poi l’alcol e le droghe. Fino ad una nuova luce, una rinascita con l’incontro con Stefania, che sarebbe poi diventata " la signora Zulù", la nascita del figlio Raul, la reunion dei 99 Posse, in un tempo in cui parole, suoni e valori sembravano essere drammaticamente cambiati. Un testo che è anche la storia di un conflitto, quello tra Luca e o’Zulù, tra l’immagine di te costruita dal pubblico a cui costantemente viene chiesta coerenza e quello che si è davvero, per indole e per natura. Un viaggio avvincente dove si passa dalla facoltà di Lettere e filosofia dell’università Federico II di Napoli al Chiapas, da Marcos ad Arafat, dall’Iraq al Kurdistan, fino alle montagne dell’Irpinia.
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